Arriva Scafati, Bassi: “Non un big match, ma una sfida bella da giocare”
Conferenza stampa di presentazione della diciannovesima giornata del Girone Rosso della Serie A2 Old Wild West che vedrà contrapposte Umana San Giobbe Chiusi e Givova Scafati. La partita è in programma per domenica 13 febbraio alle ore 18.00 all’EstraForum di Chiusi, nuovo nome del PalaPania, derivante dal main sponsor da poco acquisito e sarà visibile con abbonamento sulla piattaforma LNP Pass. Chiusi arriva dai quattro successi consecutivi mentre Scafati, ha rafforzato ulteriormente la prima posizione in graduatoria vincendo al supplementare il recupero dell’ultima giornata di andata sul campo di Latina. Sarà il terzo confronto tra Chiusi e Scafati in questa stagione. Al momento una vittoria a testa, i toscani si imposero nel quarto di finale della Supercoppa a Lignano Sabbiadoro dopo un tempo supplementare, i campani vinsero nettamente la sfida di inizio novembre in campionato al PalaMangano. A parlarne il Capo Allenatore della San Giobbe Chiusi Giovanni Bassi.
Quello di domenica è il big match di giornata? “No, è una sfida bella da giocare. Noi arriviamo carichi e con voglia, ma sappiamo che gli obiettivi delle due squadre sono ben diversi”.
Però, senza timore di smentita, Chiusi al momento è la squadra più in forma, insieme a Verona. “Noi siamo contenti del momento che stiamo vivendo, abbiamo giocato alcune buone e altre ottime partite. Chiaro che domenica il livello si alzerà notevolmente. Dobbiamo essere consapevoli che alzandosi il livello anche noi dovremo fare quel qualcosa in più rispetto a quanto fatto ultimamente. Avremo di fronte una squadra straordinaria, lunga, profonda e ben allenata e con obiettivi ben diversi dai nostri”.
Scafati scesa in campo anche nel recupero con Latina. “Hanno gestito la partita, rischiando anche di perderla dopo averla avuta in mano. Ma questo è quello che fanno le grandi squadre. Anche in una giornata in cui non sei brillantissimo porti comunque a casa la partita in trasferta. La leggo come una dimostrazione, ancora una volta, di come siano i più forti di questo girone”.
Può pesare l’impegno infrasettimanale? “Nì. Sicuramente hanno avuto un viaggio in più rispetto a noi, però hanno un roster talmente profondo che anche in una partita finita al supplementare gli ha permesso di non avere minutaggi sopra ai trenta tranne che per Clarke. Può influire ma ripeto, i loro secondi sei forse farebbero i playoff”.
Dopo lo stop questo filotto di quattro vittorie. Ve lo aspettavate? “Ho visto i ragazzi con uno spirito non dico diverso ma sicuramente più unito. Questo ci ha portato a vincere delle partite in maniera differente rispetto al recente passato e mi fa estremamente piacere. Che ce lo aspettassimo forse no, ma avevo visto una crescita della coesione e della qualità”.
Cosa dobbiamo aspettarci da domenica? “Una prestazione umile, orgogliosa. Dobbiamo renderci conto che solo provando a superarci in ogni singolo possesso potremo pensare di stare in partita con Scafati. Non dovremo giocare una partita normale, ma sopra le nostre possibilità e con grande attenzione. Perché giocare al di sopra spesso ti porta a forzare. Mettere in campo la nostra pallacanestro con un po’ di qualità in più, giocando con tutto quello che abbiamo dentro e anche con quello che non abbiamo”.
Dal punto di vista fisico come sta la squadra? “Sono anche noioso quando parlo di questo tema. Tutti non saremo mai da adesso alla fine dell’anno. Detto questo ci sono dei problemi, ma ci sono tutte le settimane da settembre come li hanno avuti e li avranno altre squadre. Stiamo dimostrando che si può andare oltre e anche domenica cercheremo di arrangiarci”.