Bassi nel post di Verona: “Mi tengo stretta la prestazione, nonostante la sconfitta”
Una grande Chiusi si inchina solo nel finale alla Tezenis Verona trascinata da uno straripante Karvel Anderson da trentatre punti. I toscani pur avendo il controllo del tabellone per la maggior parte della gara cedono nel quarto periodo vedendo sfumare l’ennesima impresa del campionato. Tanti applausi per l’Umana che esce a testa altissima da uno dei palazzetti più importanti dell’intera A2 e contro una squadra di enorme spessore. A parlarne, nel post partita, il Capo Allenatore di Chiusi Giovanni Bassi.
“Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi, hanno giocato una partita di intensità, di attenzione contro una grandissima avversaria che sta facendo benissimo in questo campionato. Credo sia stata una delle nostre migliori partite della stagione, siamo arrivati un po’ stanchi nell’ultimo quarto però abbiamo provato con tutte le nostre forze a stare in partita. Siamo stati anche tanto avanti, i ragazzi hanno rispettato perfettamente il piano gara e si sono superati contro una squadra di grandissimo livello. Li ringrazio per questa prestazione, nonostante la sconfitta ci teniamo stretti questi quaranta minuti. Lavoriamo duramente in settimana, i ragazzi dopo i primi mesi di ambientamento nei quali hanno avito delle fisiologiche difficoltà, perché non dobbiamo dimenticarci che oltre a me ci sono molti esordienti in questa categoria. Adesso onestamente ci divertiamo a stare insieme e credo che questa energia positiva venga trasmessa in campo. Ci sono belle e brutte vittorie e brutte e belle sconfitte. I due punti vanno meritatamente a Verona, noi però torniamo a casa con grande orgoglio da un palazzetto che ha visto notti importanti, dopo aver sfidato uno straordinario allenatore e dei giocatori eccezionali. Chiaro che avremmo preferito vincere, ma dobbiamo continuare in questa direzione, con la testa bassa e i piedi per terra”.
“Noi vogliamo provare a competere il più possibile, sappiamo come siamo partiti e quali sono i nostri obiettivi. Stare in alto in classifica ci riempie di orgoglio ma non sarà facile rimanerci. Ci proveremo fino in fondo con grande umiltà, con l’intenzione di stupire prima di tutto noi stessi ogni domenica. I ragazzi hanno tanta fame di competere, avevano grande voglia di giocare questa partita, che si sono meritati di disputare tra virgolette come pari, in una cornice importante. Credo che Verona e Scafati stiano dimostrando di essere le squadre più profonde più complete e più talentuose del girone. Poi va messo un asterisco su Forlì perché una volta che ritroveranno gli equilibri torneranno ad essere una squadra di grande rango”.
“La nostra idea di partita era quella di farli attaccare con meno secondi possibile a disposizione usando la zone press e cercando di rubare più che i palloni proprio i secondi all’attacco. Fino a quando abbiamo avuto benzina ci siamo riusciti anche abbastanza bene, ma giocavamo contro signori giocatori che si sono adattati. Nel quarto periodo la loro fisicità, la loro classe in attacco e un Anderson straordinario hanno fatto la differenza.
Parliamo di un giocatore straordinario come Karvel Anderson che in due-tre occasioni abbiamo perso in modo ingenuo. In una partita del genere i dettagli fanno la differenza. In attacco la abbiamo un po’ troppo fermata ma eravamo davvero stanchi – ha concluso Bassi. Nel secondo tempo ho ruotato un po’ meno rispetto a quanto avrei voluto ma era l’unico modo per cercare di stare attaccati. Magari qualche tiro in più poteva entrare ma ripeto, a Verona, devi essere perfetto per pensare di stare in partita. Siamo andati vicini alla perfezione e vicini a vincerla”.