I Bulls sfidano la “Effe” al PalaPania nella prima del girone di ritorno
Prima del girone di ritorno e prima di tre turni casalinghi per la San Giobbe che, complice lo spostamento della partita con Trieste del 6 dicembre, giocherà per tre domeniche consecutive sul parquet del PalaPania senza inframezzi. Avversaria numero uno, in tutti i sensi perché anche capolista del girone rosso, la Fortitudo Bologna, attesa in Toscana per domenica 3 dicembre alle ore 18. Si tratta del quarto confronto in campionato tra le due realtà, il quinto assoluto considerando la Supercoppa della passata stagione. Lo storico, per il momento dice tre successi della “Effe” e un solo acuto per i Bulls, arrivato però nell’unico precedente a Chiusi. La partita arbitrata dai signori Dionisi, Pellicani e Coraggio, che guardando la classifica è il più classico dei testa-coda, ha duplice valenza: senza ombra di dubbio quella sportiva per le velleità della formazione lacustre e in secondo luogo celebrativa perché proprio contro la Fortitudo Bologna verrà inaugurata la nuova tribuna del PalaPania che per la prima volta ospiterà il pubblico di casa. A presentare la sfida il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
Con Nardò sconfitta arrivata al fotofinish. Più il rammarico per i punti persi o la consapevolezza di aver giocato fino alla fine contro la squadra più in salute del torneo? “Non è stato facile tornare in palestra dopo una sconfitta come quella di domenica scorsa. Una sconfitta che deriva da errori fatti. Il risultato, ovviamente, sarebbe stato molto utile ma ha vinto la squadra che ha giocato meglio. Senza dubbio gli episodi nel finale ci hanno penalizzato e abbiamo analizzato come ci siamo arrivati. Non siamo stati molto disciplinati durante la partita e siamo arrivati a giocarcela punto a punto. In quelle situazioni, lo sappiamo, può succedere di tutto”.
Domenica la Fortitudo Bologna, prima contro ultima. Non il momento migliore per loro, la partita arriva nel periodo giusto per i Bulls? “Noi dobbiamo provare a fare risultato. A prescindere dal momento per noi ogni partita è decisiva e importante. Siamo consapevoli dell’avversario, della qualità dei giocatori, dell’allenatore e dell’ambiente quindi sulla carta è una partita che non c’è. Dovremo essere bravi a pensarla un possesso alla volta e cercare di stare in scia quanto più possibile”.
Calendario alla mano, tutte le partite con le dirette concorrenti avranno come palcoscenico il PalaPania. Un aspetto a cui state guardando? “Giusto che vengano fatti i conti anche se noi viviamo per la partita imminente e non guardiamo alle successive. Dovremo essere bravi a cogliere ogni occasione che ci si presenterà davanti e, per esempio, domenica scorsa non ci siamo riusciti. Adesso pensiamo alla Fortitudo poi, quando ci saranno gli scontri diretti, penseremo a quelli. Lo storico dei miei quattro anni su questa panchina dice che giochiamo meglio in trasferta, quindi non so quanto il fatto di avere tutti i confronti diretti in casa possa essere un vantaggio”.
Notizia di qualche giorno fa lo spostamento del turno infrasettimanale con Trieste. “La partita con Trieste è stata posticipata perché il mio assistente Zanco sarà con la nazionale Under 16. Potevamo chiedere lo spostamento e lo abbiamo fatto. Una mossa che semplifica un po’ le cose adesso ma che ci complicherà l’organizzazione del mese di gennaio. Come in ogni situazione la moneta ha due facce”.
Con la Fortitudo verrà inaugurata la nuova tribuna che sarà la sede dei tifosi di casa, mentre gli ospiti verranno dirottati dietro la panchina della “Effe”. “Non sono a conoscenza di come verranno disposte le tifoserie, so che verrà la Fossa e questa è una bella notizia. Speriamo in un ambiente caldo che potrebbe darci una mano a giocare una grande partita”.
Dal punto di vista degli infortuni come sta la squadra? “Proveremo a recuperare Jonats che ha saltato la partita di Nardò per un infortunio alla caviglia. Confido che possa darci una mano mentre Stefanini non è stato bene in settimana e probabilmente resterà fuori”.