San Giobbe di nuovo in campo dopo la sosta. In vista la trasferta a Treviglio
Quarta partita della fase ad orologio del campionato di Serie A2 Old Wild West per la San Giobbe che domenica 3 marzo alle ore 18.00 sfiderà Treviglio in trasferta al PalaFacchetti. Sarà il sesto incontro della storia, ma il primo in assoluto in campionato, tra le due squadre che per il momento si sono sfidate esclusivamente nei playoff. Nello specifico, nella stagione 2021/22, San Giobbe e Treviglio giocarono contro cinque volte in quindici giorni, con tre affermazioni per i toscani, poi vincitori della serie, e due per i lombardi. Al PalaFacchetti il parziale è di una vittoria a testa. Le due formazioni vengono dal turno di riposo osservato nella terza giornata dovuto alle varie convocazioni in nazionale dei giocatori di A2. Partita arbitrata dai signori Palustri, Cappello e Spessot; a presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
Che settimane sono state vista la sosta per la convocazione di Gaddefors in nazionale?
“Abbiamo lavorato bene, per quello che era possibile fare, perché numericamente siamo stati in difficoltà. Gli allenamenti sono stati molto intensi ma anche molto brevi, specialmente nella settimana senza Viktor. Però i ragazzi hanno lavorato bene, abbiamo giocato in amichevole contro Latina venerdì passato, e, in questi giorni, nonostante qualche problema, ho visto grande concentrazione e voglia”.
Il gap dalle dirette concorrenti per la fase salvezza è importante, però ancora ci sono otto partite. Quale percentuale vi date per scalare questa “montagna”?
“Al di là di fare un calcolo percentuale, ovvio che parliamo di un’impresa molto difficile. Ma lo è stato tutto l’anno. Con i ragazzi sono stato chiaro: chi non ha voglia di lottare, chi non ha voglia di combattere fino all’ultimo secondo di questa stagione, deve alzare la mano adesso. Da ora in avanti ogni possesso deve essere giocato al massimo per rendere queste poche possibilità più credibili e più reali. Chi sta qui deve starci per combattere, punto. Senza pensare alla qualità o meno delle nostre avversarie. Il livello di questo campionato lo testimonia il record negativo di Treviglio che, al momento, gira con più sconfitte che vittorie. Lotteremo, questo lo posso promettere”.
Che tipo di partita è lecito aspettarsi domenica a Treviglio? Quale può essere la chiave?
“Innanzitutto anche per loro sarà una partita molto importante. Vengono da delle brutte sconfitte e per brutte intendo punteggi ravvicinati. Vorranno, senza dubbio, cancellarle. Parliamo di una squadra molto grossa, specialmente negli esterni ma non solo. Noi, invece, essendo molto piccoli, dovremo pensare in primo luogo a colmare il gap fisico. In qualsiasi modo. Lasciandoli giocare esprimerebbero la loro straordinaria qualità; proveremo a mettere qualche granello di sabbia nel loro ingranaggio, accettando il fatto di vederli segnare canestri di talento. In ogni caso, il nostro obiettivo deve essere quello di mettere in campo la migliore difesa possibile. Per tutti i quaranta minuti”.
Per quanto riguarda lo stato di salute della squadra? Qualcosa da segnalare?
“Problemi fisici normali. Rispetto a qualche mese fa adesso stiamo alla grande. Detto questo, qualcuno si è allenato con fastidi perché sa che se non si allaccia le scarpe in settimana la squadra non può fare sessione. Ma questo è un gruppo di ragazzi molto seri. Magari i risultati dimostrano altro, ma ci tengono tantissimo”.