Sconfitta beffarda quella contro Cremona per una San Giobbe incerottata ma mai doma, capace di riprendere il gap di otto punti creatosi nel terzo quarto con un ultima frazione importante. Il più uno a ventuno secondi e una manciata di decimi in favore dei lacustri è però stato vanificato dalla caparbietà degli ospiti che con il guizzo di Cotton sono riusciti a centrare una vittoria che mancava da sei turni. A parlare del match il capo allenatore dei Bulls, Giovanni Bassi.

“Sento di fare un applauso ai ragazzi perché in settimana hanno lavorato in condizioni difficili. Sono stati commoventi. Perdere di uno, nell’ennesima partita in cui non riusciamo a fare mai canestro, con numeri dicono due su venti da tre e dieci liberi sbagliati, significa tanto cuore da parte della squadra. Poca qualità ma non ci vergogniamo, lo sappiamo da agosto. Sono molto orgoglioso che siano ancora qua a lottare e crederci. Peccato averla persa, secondo me potevamo in qualche modo portarla a casa. Il campo ha però detto questo e andiamo avanti”.

“A questa squadra qua e a questi ragazzi, deve essere fatta una statua fuori dalla palestra – prosegue Bassi. Perché dal primo giorno, con i nostri limiti fisici, tecnici e mentali proviamo a competere. E lo abbiamo fatto in praticamente tutte le partite con squadre più attrezzate, più grosse e con più nomi di noi. Questa è una squadra che io ho il piacere di allenare tutti i giorni, che prova a superarsi. Questa sconfitta fa male ma è l’ennesima dimostrazione che i ragazzi, ogni volta, provano ad andare oltre i propri limiti. Questa è una squadra che ogni tifoso degno di questo nome non dovrebbe vedere l’ora di venirla a vedere e di tifarla. I ragazzi sono straordinari, ci facciamo un mazzo tutti i giorni per vedere cose che non meritano. Ma detto questo ci proviamo fino in fondo, andremo a dare battaglia con tutti quanti”.

Novità su Gaddefors?

“Infortunio serio. In settimana sapremo se si dovrà operare o no ma comunque sarà lunga”.