Chiusi alla seconda consecutiva in casa sfida Verona. Bassi in conferenza: “Una delle squadre più attrezzate, dobbiamo tenere i piedi ben saldi a terra senza illuderci troppo ma cercando rendergli qualsiasi cosa complicata”
Conferenza stampa della vigilia dell’ottava giornata del Girone Rosso della Serie A2 Old Wild West che metterà di fronte l’Umana San Giobbe Chiusi alla Tezenis Verona. Quella di domenica 21 novembre alle ore 18, per la formazione senese sarà la seconda consecutiva al PalaPania dopo la vittoria in rimonta su Stella Azzurra dello scorso turno. Dall’altra parte arriva una Verona sotto di un punto in classifica (gli scaligeri partivano con una penalizzazione di tre punti) e in un ottimo momento di forma con quattro vinte nelle ultime quattro disputate. A presentare la partita, che sarà trasmessa con abbonamento su LNP Pass, il Coach della San Giobbe Giovanni Bassi.
Come è andata la settimana in palestra? Dopo una vittoria di solito sempre bene. “Si lotta. Quella di domenica scorsa è senza dubbio una vittoria che ci voleva e che vale due punti molto importanti in ottica salvezza. E’ arrivata al termine di quaranta minuti difficili da parte nostra, ma in un modo o nell’altro era necessaria”.
Sul finale c’è stato il timore che si potesse concludere come contro Fabriano, ovvero con una rimonta poi non concretizzata? “In un finale punto a punto i dettagli fanno sempre la differenza. Questa volta siamo stati più lucidi dei nostri avversari, ma in quei momenti tutto si basa sulle piccole cose”.
Le 41 palle perse nelle ultime due partite sono un dato su cui fare un’analisi più attenta e che preoccupa particolarmente? “Chiaro che vanno analizzate, ma ci stavamo lavorando già prima di queste ultime due partite. Spesso sono perse troppo banalmente, per cercare di fare la cosa più difficile rispetto a quella più semplice. Dobbiamo cercare di ritrovare il nostro ritmo abbassando il numero delle palle perse. Non sempre è un’equazione semplice ma dobbiamo cercare di farla tornare”.
Per la partita con Verona quali sono le condizioni di Criconia? “Martino rimarrà fuori, sarebbe troppo rischioso farlo giocare domenica. Speriamo di riaverlo dalla prossima settimana, speriamo che si possa allenare con la squadra e di conseguenza essere in campo”.
Gli altri come stanno? “Siamo in un momento molto complicato e mettersi qua a fare il bollettino sarebbe troppo lungo e, come ho già detto, non giusto. Ci stiamo allenando in grandissima difficoltà ma al tempo stesso con grandissima serietà e impegno. Sappiamo che allenarsi in così pochi complica tutto però questa è la situazione e non ci possiamo fare niente, dobbiamo guardare avanti sempre”.
Verona è senza dubbio una delle squadre più attrezzate del girone, cosa c’è da temere in particolare? “E’ una delle squadre più attrezzate sia fisicamente che a livello qualitativo, con un allenatore di grandissima esperienza e bravura. Da parte nostra sappiamo bene contro chi giocheremo e dobbiamo tenere i piedi ben saldi per terra senza illuderci troppo. In ogni caso vogliamo metterci del nostro cercando di rendergli qualsiasi cosa complicata. Ovvio che se giochiamo talento contro talento ed esperienza contro esperienza rischiamo di sbattere contro un muro. Dobbiamo metterla su altri piani e crederci, rimanendo attaccati il più possibile, sforzandoci a livello collettivo e infine vedere come arriviamo nei momenti decisivi”.
Quale potrebbe essere la chiave principale? “Controllare i rimbalzi, perché ancora una volta sfideremo una squadra più grossa di noi in tutti i ruoli. Controllare il numero delle palle perse, poi come terza cosa non scomporci troppo quando subiremo i parziali”.
Si può aggiungere che sarà importante anche la continuità individuale? “La continuità individuale viene dalla continuità di squadra, so di essere rimasto uno dei pochi a pensarla in questo modo però il singolo gira se gira il gruppo e viceversa la squadra gira se gira il giocatore singolo. Come il lupo e il branco: la forza del lupo è il branco, ma la forza del branco è il lupo, sono collegate le due cose”.