Chiusi sfida Ravenna. Bassi: “Livello altissimo, rimanere umili e non scordare quanto abbiamo passato”
Conferenza stampa di presentazione della undicesima giornata del Girone Rosso della Serie A2 Old Wild West che vedrà contrapposte Orasì Ravenna e Umana San Giobbe Chiusi. La partita si disputerà domenica 12 dicembre alle ore 18 al Pala De Andrè e sarà visibile con abbonamento sulla piattaforma LNP Pass. Chiusi arriva dalla bella vittoria contro Forlì, Ravenna invece è forte di cinque vittorie consecutive, del primato in classifica a pari merito con Scafati e della qualificazione, anch’essa strappata contemporaneamente ai campani alla prossima Coppa Italia. Una sfida quanto mai difficile, di cui ha parlato il Capo Allenatore della San Giobbe Chiusi Giovanni Bassi.
Il dubbio di settimana scorsa riguardava la tenuta fisica per la durata della partita, a conti fatti la risposta della squadra è stata più che buona. “Una partita approcciata bene e condotta sui quaranta minuti in maniera ottima da parte dei ragazzi. Siamo andati oltre le difficoltà del momento, dimostrando attaccamento alla squadra perché non era scontato giocare una partita di questo livello”.
Adesso arriva la sfida a Ravenna. Quanto si alza l’asticella? “Il livello sarà altissimo, spetterà a noi cercare di saltare più in alto. Dovremo cercare di alzare ulteriormente anche il nostro livello ma soprattutto tenere quella concentrazione, quella cattiveria sportiva che abbiamo avuto nella partita con Forlì, pur sapendo che giocheremo contro la squadra con la ‘S’ maiuscola di questo girone per qualità individuali, per qualità tecniche, tattiche e di preparazione”.
Rispetto a Scafati quali sono le differenze? Cosa ha Ravenna in più o in meno? “Non mi piace tanto parlare degli altri perché non lo trovo giusto, però Scafati sulla carta è la più profonda del campionato, il loro decimo giocatore potrebbe stare in quintetto il qualsiasi altra squadra, anche di vertice. Ravenna invece è probabilmente meno profonda, ma gli otto o i nove che giocano sono giocatori esperti, o solidi, o di talento, oppure tutte e tre questi aspetti insieme”.
Come è stata preparata la partita? “Ho detto ai ragazzi di mantenere l’umiltà che abbiamo avuto settimana scorsa e, usando termini un po’ forti, di non scordarsi il brutto sapore che avevamo in bocca prima di Forlì, che garantisco era un sapore molto amaro. Non dobbiamo dimenticarcelo e portarlo anche in questa partita”.
Ravenna è stata anche la prima squadra affrontata nel pre-season di quest’anno “Per noi era proprio la primissima uscita, per loro forse la seconda. Le squadre erano fortemente incomplete e non c’è tanto da prendere spunto da quell’amichevole se non sulla conoscenza delle caratteristiche individuali dei giocatori che però sono tutti giocatori dei quali sappiamo il valore. Penso che sia difficile prendere come riferimento una partita amichevole, tra l’altro di inizio stagione, però già da allora era facilmente intuibile il livello di Ravenna”.
Ufficiale la risoluzione del contratto con Mei, arriverà qualcuno per sostituirlo? “Innanzitutto ci tengo a ringraziare Nicola. Le cose quest’anno non sono andate bene però non mi posso dimenticare quello che ci ha dato sia l’anno scorso che all’inizio di questa stagione. Un ragazzo di alto livello, una brava persona, un ottimo giocatore, senza il quale la cavalcata che abbiamo fatto l’anno scorso non sarebbe stata possibile. Senza Nicola, Gara 4 ad Agrigento, non so come sarebbe finita e quindi ci tengo a ringraziarlo. Sul discorso mercato più che altro stiamo aspettando il rientro di Possamai, sperando prima o poi di rivederlo”.
A proposito, quali sono le condizioni del ragazzo? “Luca è monitorato quotidianamente, sono diverse settimane che sta lavorando con lo staff medico e fisioterapico della Reyer ma ci vorrà ancora un pochina di pazienza”.