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I Bulls ospitano la Pielle nell’ultima giornata per sperare nell’ottavo posto

Trentottesima giornata del campionato di Serie B Nazionale 24/25 e ultima di stagione regolare per la San Giobbe che, dopo la sconfitta esterna con Fabriano, tornerà a giocare all’Estra Forum contro Pielle Livorno. La sfida in programma al palazzetto chiusino alle ore 18.00 di domenica 27 aprile, sarà il quinto terzo nella storia tra le due società. Nei precedenti, compresa la partita di andata, si è sempre imposta la formazione livornese. Partita importante per entrambe le formazioni e risultato che può incidere anche sui destini delle altre squadre dirette interessate. Due obiettivi distinti: la Pielle ha l’obbligo di vincere se vuole contare solo sulla proprie forze ed accedere al tabellone playoff, la San Giobbe deve vincere e sperare in un arrivo a tre con Fabriano e Jesi, oppure a due con la sola Jesi. Bulls costretti a dipendere quindi dall’esito delle partite tra Latina e Fabriano e La T Gema e Jesi. Tra le contendenti l’unica ad avere il vantaggio di dipendere solo dal proprio risultato è Fabriano. La gara sarà arbitrata dai signori Secchieri e De Rico. A presentarla, nella conferenza stampa della vigilia, il capo allenatore Nicolas Zanco.

Con coach Nicolas Zanco alla vigilia della trentottesima e ultima giornata della stagione regolare di questo campionato di Serie B, la partita contro la Pielle Livorno. Arriviamo in un momento non brillante, non c’è da nasconderci, è una partita però importante, che può dare delle risposte in un momento non facile e per le prossime partite della passione.

Assolutamente sì. Stiamo attraversando un periodo sicuramente non brillante, stiamo mostrando la versione peggiore di noi stessi nelle ultime settimane, vuoi per motivazioni, vuoi per stanchezza, vuoi per la stagione lunga, logorante. Per certi aspetti possiamo trovare mille e mille alibi. Possiamo dire che avevamo la pancia piena? Questo non lo so, nel senso che la squadra sicuramente ha fatto fatica e sta facendo fatica a reagire a livello emotivo ad alcune situazioni che vengono a crearsi in campo. E da parte mia, da parte del mio staff, la volontà è stata quella di cercare di riaccendere una fiammella, di riaccendere le motivazioni dei singoli e del gruppo. Quindi abbiamo fatto una settimana un po’ diversa dal solito. Abbiamo provato a recuperare energie mentali soprattutto, ma cercando proprio andare a stuzzicare alcune situazioni per provare a vedere di avere una reazione. Perché è chiaro che la partita con la Pielle è importante, come hai detto giustamente, per avere soprattutto una risposta dalla squadra. Poi la testa magari potrebbe già essere alla sfida o alle sfide che ci aspetteranno dopo, o anche perché comunque siamo dipendenti dal risultato di Fabriano per la questione ottavo posto. Dobbiamo fare la nostra partita e dobbiamo cercare di salvare noi stessi. Sappiamo che troveremo una squadra costruita per ben altri obiettivi, che verrà qui con tanti tifosi perché potrebbero festeggiare l’accesso diretto ai playoff. Una squadra con una grandissima motivazione, ma da parte nostra ci devono essere la voglia e l’orgoglio di dimostrare di voler uscire da questo momento difficile e di avere una reazione vera e fisica in campo dal primo minuto.

Che tipo di squadra affronterà la San Giobbe?

Le qualità della Pielle sono indiscutibili. Una squadra costruita per lottare per la promozione e cercare di ottenere un accesso in A2 che la società, la città stessa aspetta da tanti anni. Una squadra lunga, profonda che ha cambiato tanto durante l’anno, hanno cambiato lo straniero, hanno cambiato allenatore quattro settimane fa. È una squadra che durante l’anno ha cercato di costruire una sua identità e che adesso col nuovo allenatore, secondo me, ha trovato situazioni diverse, nuove. Danno tanto la palla in mano ai giocatori chiave, però poi è una squadra che gioca di sistema, che ha una sua solidità e una sua identità. Chiaramente in casa hanno fatto grandi fortune, ma anche in trasferta hanno saputo vincere partite importanti e verranno qui con un’occasione importante che probabilmente neanche si aspettavano. Le motivazioni, come ho sempre detto, nelle ultime settimane soprattutto possono fare la differenza e Livorno chiaramente verrà qui con il coltello tra i denti. Noi dobbiamo mettere in campo le nostre forze, non pensare agli acciacchi, non pensare che siamo quasi a fine stagione, ma dimostrare, come ho detto prima, a noi stessi di essere pronti per provare un accesso ai playoff che sarebbe una ciliegina sulla torta di una stagione comunque positiva. È chiaro che, se si conclude in questo modo qua e le prestazioni sono come quelle delle ultime due giornate, oltre a tirare un calcio al secchio come si suol dire, rischiamo di lasciarci con degli strascichi brutti e anche poco utili secondo me per il progetto che abbiamo in mente per i prossimi due-tre anni come società.

Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno può essere un vantaggio il fatto di non dover dipendere esclusivamente da noi stessi e avere, da quel punto di vista, un po’ la mente più sgombra.

Avere la pressione addosso rende sicuramente più difficile giocare. Però se vogliamo vederla anche dall’altro lato, da quando non abbiamo più avuto la pressione di dover vincere a tutti i costi, una volta ottenuta la salvezza, sto parlando di oltre un mese fa, la nostra reazione emotiva e mentale è stata comunque bassa se non scadente. Chiaro che può essere un vantaggio, ma in questo momento qui devo dire che non voglio pensare a questo. Non voglio fare calcoli, voglio solo vedere dieci uomini in campo che hanno voglia di dimostrare, prima di tutto a loro stessi, e poi a noi come gruppo, come squadra, come società che quello che siamo stati e quello che stiamo per raggiungere ce lo siamo meritato sul campo e nessuno ce l’ha regalato. È ovvio che parte da noi e dobbiamo dimostrarlo prima di tutto a noi stessi.

Dove si può scardinare la Pielle Livorno?

Dovremo farli correre. Sono una squadra contro cui cercare di accelerare i ritmi e giocare quello che vorremmo noi, la nostra pallacanestro. La Pielle sa eseguire, sa giocare all’interno di un sistema. Quindi noi da un punto di vista difensivo dovremo mettere il corpo e cercare di rompere le loro situazioni per portarle magari fuori dalla zona di confort, dove chiaramente hanno delle bocche da fuoco non indifferenti. Per quanto riguarda l’attacco, da parte nostra dovremo essere bravi nel movimento di palla a sfruttare fisici prestanti e importanti che possono andare in difficoltà, cercando di creare il miglior tiro possibile e di riavere quella fiducia. Il tiro che nelle ultime settimane ci è mancato.

Tanta gente attesa da Livorno servirà però la sinergia con i tifosi biancorossi per provare a saltare questo ostacolo.

Su questo non c’è alcun dubbio. Anzi, nei momenti di difficoltà c’è ancora più bisogno del pubblico e dei tifosi. Che stiano vicini alla squadra, che si ricordino che i ragazzi non decidono prima se hanno voglia o meno di giocare. È una squadra che ha dato tanto alla maglia, alla città, al paese e vogliamo continuare a farlo. Siamo in un momento di difficoltà, non ci nascondiamo, ed è giusto a volte anche criticare su certi aspetti. Però ripeto, non dimentichiamoci quello che siamo stati, i progressi che abbiamo fatto e quanto questa squadra ha cercato di avvicinarsi alla comunità al paese e al territorio. Quindi mi auguro veramente di vedere anche la tribuna di fronte alle panchine e non solo quella dietro di noi piena per sostenere questi ragazzi in previsione anche di un play-in nel quale sicuramente giocheremo in casa. Avremo bisogno anche di fare le prove per avere il sesto uomo, quello sforzo in più, quella quella spinta in più da parte del pubblico versi i ragazzi.