Inizia la seconda fase, Bassi: “Attenzione a Imola, squadra di grande talento”
La prima parte della stagione si è chiusa nel migliore dei modi. Nemmeno il tempo di gioire, che la seconda bussa alla porta. Per la San Giobbe, prima classificata del mini gruppo A2, è tempo di pensare alla seconda metà del campionato regolare che si aprirà domenica 21 marzo in trasferta contro Imola. “Una squadra con problemi di tenuta fisica, un po’ lo stesso discorso che avevamo fatto settimana scorsa per la partita con Piombino – le parole di Coach Bassi in conferenza stampa. Imola ha avuto i problemi che tutti sappiamo e che è inutile sottolineare, adesso è in difficoltà fisica ma si tratta di un roster di assoluto livello”.
“Quali sarebbero le loro armi migliori a condizioni normali? Io credo che le loro armi le potranno usare lo stesso, perché mi sembra strano che non provino ad avere una reazione dopo le ultime due partite – spiega Bassi. Una squadra con grandi qualità offensive, inutile fare il nome dell’uno o dell’altro, non renderebbe giustizia a un roster che ha veramente tanto talento da poter mettere sul campo. In più l’arma principale è quella che sta in panchina, perché Paolo Moretti è un Coach di straordinaria esperienza e bravura che veramente credo sia un caso totale alleni in serie B. E probabilmente c’è da porsi anche qualche domanda se un tecnico del genere si trova in questo campionato”.
Buono il momento di forma della San Giobbe, che però dovrà far fronte ad una probabile assenza. “Noi arriviamo bene all’appuntamento di domenica, ma al novantanove per cento, purtroppo, Carenza non ci sarà. Ha avuto un problema alla caviglia nei giorni passati, un problema che temiamo sia serio, ma di cui sapremo con certezza solo nei prossimi giorni. Salvo miracoli, che non ci saranno, Carenza non sarà a disposizione. Per il resto i ragazzi si sono allenati con grande impegno”.
Una sfida complicata in cui, come analizza Bassi, servirà una grande prestazione di squadra: “Servirà grande attenzione, grande applicazione, accettare il fatto che loro, nonostante una nostra eventuale buona prestazione difensiva, possano mettere punti a tabellone. Se loro segnano dei canestri difficili, dovremo cercare di rimanere sul piano partita, mantenendo il nostro ritmo in attacco per impegnare i loro giocatori, che se arrivano bene in avanti possono far male. Dovremo fermare Imola in generale, senza fossilizzarci sui singoli. Fultz è un giocatore che si trova in questo campionato probabilmente per l’età, però per la qualità tecnica è sicuramente di livello superiore. Morara è un altro ottimo giocatore, però loro veramente hanno un roster di livello e di grande talento con punti nelle mani. Dovremo fare una grandissima prova corale a livello difensivo, per limitare la loro forza. Andando nello specifico, non possiamo pensare a bloccare l’uno o l’altro, questo tipo di giocatori non li puoi fermare. Vero che Fultz ha tante palle perse, ma ha un numero di assist enorme che compensa e addirittura migliora l’aspetto negativo. Non possiamo pensare di risolverla sull’uno contro uno, dovremo cercare di essere molto fisici, controllando il tabellone e cercando di non dare troppi secondi tiri. Infine dovremo andare a prendere qualche secondo possesso che ci potrebbe dare un po’ di tranquillità”.
Inevitabile una riflessione sui due gironcini, che sono confluiti nel gruppo unico A. “Nel girone A1, che adesso si è unito al nostro, Alessandria è sembrata avere qualcosa in meno, ma le altre sono sette squadre di ottimo livello. Rimini e Omegna, probabilmente, sono le migliori sulla carta, però anche le altre cinque, Imola compresa, sono compagini ottime dal punto di vista della caratura tecnica. Il nostro girone A2 si è dimostrato un girone molto tosto a livello agonistico e di fisicità. Adesso sono curioso di scoprirlo sul campo, ma sembra che le sfide che andremo ad affrontare abbiano un paio di scalini di difficoltà in più. Però poi è tutto da vedere, perché adesso le partite contano tanto e l’emotività spesso farà da padrone”.
“Non mi piace fare nomi – chiude Bassi parlando della stessa Chiusi e di chi può essere stato il punto di forza della prima parte. Mi ha sorpreso il gruppo, perché non erano scontati risultati del genere. A settembre avevo qualche punto di domanda sul fatto che il gruppo fosse totalmente nuovo, con un dislivello di età e di status cestistico; invece alcune cose sono andate subito a posto proprio perché si sono dimostrati tutti ragazzi disponibilissimi a lavorare e soprattutto a farlo insieme. Non era scontato, quindi non vorrei fare un nome perché è ingiusto per questa squadra. Guardando le altre indubbio che Piombino abbia fatto meno di quanto potessimo aspettarci, ma con tutte le attenuanti del caso. Si stanno invece confermando quelle che avevo indicato a inizio stagione come potenziali sorprese, cioè Oleggio e Cecina”.