Zanco post Sant’Antimo: “Vittoria importantissima, la dedico ai ragazzi”
A Sant’Antimo la risolve nel finale la San Giobbe e centra la quarta vittoria consecutiva. Partita punto a punto, nella quale i biancorossi vanno sul più cinque in paio di occasioni, tra cui alla fine del primo tempo, pur essendo sempre riacciuffati dai padroni di casa. Nel terzo quarto, il più difficile in termini di produzione offensiva, i soli dodici punti segnati dai Bulls permettono a Sant’Antimo di rientrare sotto e impattare il punteggio. Il quarto periodo si apre sulla falsa riga del precedente e la San Giobbe va sotto di sei. Il guizzo finale, firmato da Renzi, Gravaghi e Criconia vale il sorpasso a un giro di lancette dalla sirena. Renzi alimenta e Raffaelli in lunetta sigilla per il 68-72 definitivo. A commentare la partita, il capo allenatore dei Bulls, Nicolas Zanco.
“Un successo veramente importante che voglio dedicare ai ragazzi che sono stati encomiabili dal primo all’ultimo. Magari abbiamo avuto un po’ meno da Ceparano, uscito presto per falli, però dalla partita scorsa abbiamo ritrovato Chapelli, Gravaghi si è fatto trovare pronto nel finale e un plauso anche a Renzi che è una settimana che gioca con una contrattura ma che è stato decisivo nel finale con tripla prima e poi con il canestro da due che ci ha portato sul 68-71. Questo è sintomo di solidità, di una squadra che ha cominciato a saper soffrire e che ha cominciato a lottare nei momenti in cui serve. Chiaramente ci vuole anche un pizzico di fortuna, ma le vittorie danno anche fiducia, come dicevo qualche giorno fa, per torvare i canestri decisivi. Non ci siamo riusciti nel terzo quarto, abbiamo veramente fatto fatica a fare canestro, ma ci siamo sbloccati a due minuti dalla fine sul meno sei. Abbiamo vinto e ottenuto questi due punti che per noi sono veramente importanti”.
Vittorie che sono arrivate in modi diversi, sintomo di una squadra che sa reagire ai diversi momenti e alle diverse difficoltà.
“Abbiamo imparato a soffrire. Siamo un gruppo lungo, abbiamo sofferto a inizio anno volendo dar minuti a tutti però avevamo bisogno di fare esperienza. Adesso chiunque entri in campo ha quell’atteggiamento, quella voglia di sporcarsi le ginocchia e di fare ciò che serve per vincere le partite. Questa è la chiave per ottenere i successi. Dobbiamo continuare a lavorare con questa mentalità qui, sapendo che una giornata può essere storta per Ceparano, una per Renzi, per Raffaelli o per chiunque. Però se il gruppo è solido riusciamo a giocare e a venire fuori”.